FRANCO SCEPI OVER AD' ART
DA WARHOL A SCEPI PASSANDO DA FORTUNATO DEPERO
Agli inizi degli anni sessanta i mezzi di comunicazione di massa contaminarono la produzione artistica attingendo dichiaratamente al paesaggio mediatico e pubblicitario.
Franco Scepi, erede di Fortunato Depero in Campari, frequentatore di Andy Warhol, osservò che l’artista pop aveva sino ad allora ricalcato il lavoro creativo del pubblicitario …
Definì questa sua intuizione Over Ad’ Art.
Scepi ha capovolto il senso della Pop Art e dagli inizi degli anni sessanta non utilizza immagini riprodotte dai media ideate da altri, ma interviene su ( Over ) immagini da lui stesso create per famosi marchi internazionali, realizzando opere successive.
Con fotografia, pittura, scultura, video e cinema ha affrontato i temi della pubblicità, dei vandalismi sociali, dei condizionamenti sociali, della libertà, della pace, dell’ anoressia, delle risorse idriche e delle emergenze umanitarie.
FRANCO SCEPI OVER AD' ART
FROM WAROL TO SCEPI PASSING BY FORTUNATO DEPERO
At the beginning of the 1960’s, mass communication had contaminated the production of art. Artist began copying images from media and advertising.
Franco Scepi, Campari in the heir of Fortunato Depero, who hung out with Andy Warhol, noticed that Warhol had based much of his creative work on advertising.
Scepi had a name for this intuition; he called it Over Ad’ Art. This concept reversed the sense of Pop Art as people knew it.
For over 40 years, Scepi has not used images from the media created by others. His personal approach is to elaborate images he himself has created for important companies and then to paint “Over” them.
With photos, paintings, sculptures, videos and cinema he dealt with several topics like publicity, environmental vandalism, social conditionings, freedom, anorexia, water resources and humanitarian emergencies.
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