BIOGRAFIA

ANNI 2000 .

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Dal pensiero Over Ad’Art, che vuole sottolineare l’esigenza di una maggiore qualità contro l’inquinamento della comunicazione, tra libertà espressiva e agire etico, lo storico monumento l’Uomo della Pace è stato presentato a Brera nel 1999 in Piazza Formentini e presentato, nella Sala Napoleonica da Mikhail Gorbachev. Successivamente è entrato nella collezione del Museo Bargellini (Magi 900 Museum) di Pieve di Cento (Bo).

Nel 2002 in occasione del terzo Summit Mondiale dei Premi Nobel per la Pace ha realizzato il dipinto/dittico “Man for peace and Man for war” per l’evento artistico di inaugurazione dell’ ES Hotel di Roma con tutto il personale alberghiero Giapponese al quale hanno partecipato gli artisti Matteo Basilé, Paolo Buggiani e Philippe Leroi.

Un originale del monumento l’Uomo della Pace di 3 metri è stato inaugurato alla presenza dei Premi Nobel e di Roberto Benigni nel giardino del Dipartimento alla Sicurezza del Comune di Roma divenuto Consolato della Palestina. Un esemplare del primo progetto originale in bronzo patinato (alto cm 60) è stato acquisito dalla Galleria d’ Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza. Una serie limitata di bronzetti (alti cm 25), definiti Scepi’s Man of Peace, sono stati riservati ai Nobel per la Pace e ai personaggi che con il loro impegno operano per la pace nel mondo. Piccoli bronzi della scultura Scepi’s Man of Peace sono stati consegnati dallo stesso Scepi con il Presidente Gorbachev, il Presidente Italiano Marzio Dallagiovanna ed il segretario Cristiano Grandi, ai Premi Nobel per la Pace presenti all’incontro in Vaticano con il Papa Giovanni Paolo II.

Sono inoltre stati consegnati a Roberto Benigni per il suo film Oscar “La Vita è Bella”, alla Nazionale Cantanti (Morandi-Mogol-Fabi), nel 2003 a Cat Stevens, nel 2004 a Bob Geldof, nel 2005 a Massimo Cacciari, nel 2007 a Claudio Baglioni, nel 2008 a Gianfranco Zola, nel 2010 al Corpo Nazionale Alpini, nel 2019 al Premio Nobel Lisa Clark, nel 2022 e al ricordo del Presidente Corrado Sforza Fogliani della Banca di Piacenza.

Tra le opere scultoree Over Ad’Art di Scepi sono: il monumento di cinque metri “Goccia della Terra” creato nell’ambito del convegno Madri della Terra al Teatro Municipale di Piacenza con la partecipazione della sorella del Dalai Lama, il Premio Nobel per la Pace Betty Williams ed sindaco Roberto Reggi. La Scultura è stata richiesta e acquisita dal Museo della Fondazione Zoli di Forlì con la collaborazione del curatore Attilio Zammarchi.

In occasione del centenario futurista del 2009 crea l’evento “Rallentamento del tempo nello spazio” ed il quadro dedicato al grande collezionista Conte Panza di Biumo nel giorno del suo ottantesimo compleanno e in occasione del suo prestigioso libro “Storia di un collezionista”. Nel 2010 all’ingresso del Gran Teatro Puccini a Torre del Lago crea il monumento Pop Pommery alto 5 metri.

Nel 2012 alla Galleria “Ex Pescheria di Cesena” e organizzata dal Comune e dalla Galleria Zammarchi di Milano una antologica che Scepi dedica alle drammaticità della Anoressia con una scultura di una bellissima modella “Scheletro” dal titolo Morte a Porter.

Nel 2013 crea una grande azione di Arte Pubblica in 23 città Italiane, su altrettanti monumenti della storia dell’arte Italiana, primo tra tutti Marco Aurelio in Piazza del Campidoglio a Roma, dove con particolari strutture nasconde parzialmente le opere storiche con la scritta Hashtag/Cancellato in segno di ribellione verso la virtualità dei computer e per la vita degli uomini. Mostra diffusa in favore dell’AMNIL, Associazione Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Nel 2014 la Regione Puglia gli dedica una antologica dedicata al concetto Over Ad’Art, presso la Galleria Banca del Monte di Foggia. Per l’occasione crea un dipinto iperrealista che rappresenta Papa Francesco giovane e nudo, che simbolicamente si rifà alla “spogliazione” di Francesco d’Assisi il quale si tolse ogni vestito in segno di rinuncia di ogni pretesa e per vivere la radicalità del Vangelo. Anche questa opera di Scepi creò una certa ribellione nel mondo tradizionalmente retorico dei fedeli. Nello stesso anno nella città Lucera di Puglia che diede i natali a Franco Scepi viene posto nel giardino antecedente il castello Angioino un bronzo di un metro dell’Uomo della Pace sottoscritto da tutti i Premi Nobel per la Pace.

Nel 2017 nella Città di Bobbio, nominata Borgo più bello d’Italia, viene posizionato sul fronte della Abazia di San Colombano con altezza di tre metri, una versione bifronte molto innovativa dell’ Uomo della Pace, inaugurata dal Premio Nobel David Trimble. Con questa nuova versione l’artista ha annullato le differenze tra tesi ed antitesi, creando la trasparenza tra un lato e l’altro per una ideale sintesi di Pace. Ancora nel 2017 il Museo MAGI 900 organizza un incontro storico tra le due uniche opere d’arte presentate in originale che hanno rappresentato nel 900 la pace e la guerra: l’ Uomo della Pace di Franco Scepi e Guernica di Pablo Picasso.

Nel 2022, con la presentazione del critico dell’arte sostenibile Marco Eugenio Di Giandomenico, sul fronte del Museo Alberoni prospiciente alla Università Cattolica, ingresso della città di Piacenza, viene collocato il grande monumento/monolite alto oltre sette metri, in segno di speranza in questo tempo malato e di guerre. L’evento è stato accompagnato da una mostra di ritratti originali di tutti i Premi Nobel per la Pace che nel 1999 hanno sottoscritto l’opera d’arte l’Uomo della Pace di Franco Scepi . Nel 2023 la Banca di Piacenza acquisisce l’importante ritratto “Verdi è Vivo” che Scepi aveva creato nel 2012 per desiderio di Corrado Sforza Fogliani, Presidente della Banca di Piacenza, come testimonianza indelebile della città ad aver dato i natali al grande maestro .

Una scheda su Scepi regista, è inserita nel Dizionario del Cinema Italiano (Registi dal 1930 ai giorni nostri, Gremesi).

Alcuni suoi film, manifesti e spot sono menzionati nelle seguenti pubblicazioni:

  • Milano Cinema Paradiso di Ettore Pasculli, Canal & I Nodi;

  • Spot Babilonia di Katia Ferri, Lupetti & Co.;

  • Spot Italia 30 anni di pubblicità televisiva italiana, ERI;

  • Guido Vergani, Trent’anni e un secolo di Casa Campari, iconografia di Giorgio Fioravanti;

  • Rosso Italiano, Kyoichi Tsuzuki.

  • Dizionario Del Cinema Italiano / i Registi dal 1930 di R. Poppi

  • Una sala permanente dedicata a Scepi è presso il Museo Magi 900 con un grande bronzo Uomo della Pace nel giardino d’ingresso.

  • Monumenti Uomo della Pace sono collocati nelle città di Roma (giardino del Consolato della Palestina), Bobbio (giardino della Basilica di San Colombano), Galleria d’Arte Ricci Oddi e Basilica di Santa Eufemia a Piacenza, antica Città di Lucera di Puglia davanti al giardino che porta al Palazzo di Federico II (Castello Angioino).

  • Una documentazione sul lavoro di Scepi è conservata presso il Museo della Pubblicità del Louvre e nella Biblioteca delle Arti Decorative di Parigi.

  • Pubblicazioni sono alla Biblioteca del Museo d’Arte Moderna di New York (MOMA).

  • Il film Packaging è conservato al Museo del Cinema di Milano (Cineteca Italiana).

Scepi ha al proprio attivo una serie di pubblicazioni, tra cui:

  • Cinema 79, di Giovanni Grazzini – Universale La Terza.
  • Frisbees, Borgobello Galleria.
  • Dietro lo spot, a cura di Morando Morandini e Alberto Abruzzese – Editore Mazzotta.
  • Franco Scepi. Images from Italy, a cura di Massimo Di Forti e Gillo Dorfles, Editore Mazzotta.
  • Over Ad’ Art da Depero a Scepi, Marc Le Cannu, Gillo Dorfles, Gabriella Belli, Editore Electa.
  • Strategia dell’immaginazione, l’Artistica, Savigliano.
  • Gorbaciov. Arte per la Pace, Edizioni Bora, con interventi di Giulio Bargellini, Giorgio Di Genova, Vadim Zagladin, Mikhail Gorbaciov, Enrichetta Buchli, Arturo Carlo Quintavalle, Lorella Scacco.
  • Franco Scepi Man of Peace, Casa Editrice TIPLEO.
  • Scepi Over Scepi di Maurizio Scudiero, Casa Editrice Bocca Milano.
  • Scepi Over Ad Art, Edizione Fondazione Banca del Monte.
  • Franco Scepi Man of Peace, Sambero Editore.
  • Storia dell’antica Casa di Franco Scepi a Lucera di Puglia, Sambero Editore.
  • Il secolo della S-comunicazione, Bora Edizioni.
  • Gulz, Over Ad’ Art Edizioni.
  • Auxilium Domino, Edizione Museo Opera Pia Alberoni – Piacenza.

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Le Origini

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ANNI 50-70

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ANNI 80-90

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